“È appena terminata una lunga giornata di lavoro, troppi pensieri e scadenze. Salgo in auto entusiasta di tornare finalmente a casa dal mio peloso. Il cane mi accoglie scodinzolando ed il desiderio di leccarmi la faccia, o meglio, di lavarmi la faccia. Dopo questa calda accoglienza, guardiamo entrambi il guinzaglio appeso in entrata. Il mio cane non vuole smettere di scodinzolare e di saltare. Mi accingo così, con serenità, a prendere il guinzaglio, un nuovo guinzaglio di colore rosso. Il peloso si calma improvvisamente e si lascia allacciare il guinzaglio con tranquillità. Lascio lo smartphone a casa e usciamo assieme verso una nuova avventura. Dopo una giornata tanto pesante, la passeggiata con il mio cane è un momento che aspetto con gioia."
Non tutti sono così fortunati da vivere questi momenti con tanta semplicità. Nella mente ci rimbalzano, come un’ossessione, questi pensieri: “Perché Il mio cane tira al guinzaglio?”, “Mi trascina e non mi considera”, “Ha il naso costantemente a terra e tira senza sosta”, “...non lo porto più in passeggiata, ha un grande giardino”, “mi vergogno perché abbaia a tutto e a tutti quando é al guinzaglio”.
Intanto andiamo subito a chiarire un concetto (escludendo l’attitudine di certe razze): “Il cane non tira, siamo noi a trattenerlo”. Punto.
Inconsciamente lo fa pensando che sia proprio quello che vogliamo da lui perché tiriamo verso di noi il guinzaglio, dalla parte opposta a dove lui tira.
È una semplice legge della fisica, azione e reazione: ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria.
Cosa significa? Se noi tiriamo il guinzaglio da una parte, il cane si sentirà squilibrato all’indietro e quindi, per riottenere l’equilibrio, sarà invitato a tirare in avanti. Il cane pensa quasi che gli stiamo dicendo: “non stai tirando abbastanza forte, mettici più impegno!”. Per il cane l’attività di traino è spontanea e piacevole, tirando il guinzaglio il cane pensa che gli stiamo comunicando “non stai tirando abbastanza forte, impegnati di più!”ecco perché questo atteggiamento in tempi brevissimi diventerà un vizio difficile da togliere, il cane è convinto di compiacere il proprietario tirando!!
La passeggiata diventa così un incubo per il cane, che viene strattonato e sgridato in continuazione, e per la spalla slogata del proprietario. Il cerchio si chiude con l’avere un cane che esce meno spesso e viene segregato in giardino. Poi un giorno viene fatto uscire dopo un mese di giardino e “tira” più di prima. Tutte le sue energie così represse cercano sfogo provando a correre anche se al guinzaglio (anche perché senza guinzaglio non gli capita mai di starci).
Quindi, come possiamo fare per gestire correttamente il cane al guinzaglio? Alcuni semplici e veloci consigli da seguire in ordine:
1-Se prendendo il guinzaglio notate che il cane è ansioso o corre alla porta, è buona cosa dargli il comando seduto e farlo tranquillizzare, fino a quando non è completamente calmo. Quando è calmo agganciate il guinzaglio e se il cane diventa nuovamente ansioso, ripetete la procedura dandogli il comando seduto e aspettate che si tranquillizzi e mantenga la posizione. Potete premiare il suo comportamento quando il cane raggiunge questo status.
2-Una volta usciti di casa e iniziata la passeggiata, cercate di non assecondare la direzione del cane che vi traina verso uno o l’altro stimolo;
3-Quando questo succede, fermatevi immediatamente girando le spalle dalla parte opposta dello stimolo. In questo modo fido capirà che non stiamo dando importanza alla sua azione;
4-Senza allungare il braccio per la tensione del guinzaglio, portate il guinzaglio vicino al corpo e rilassatevi con le spalle e le braccia. Si deve arrivare all’obbiettivo di togliere tensione al guinzaglio, portare fido vicino a noi e trasmettergli tranquillità. Quando il cane si calma e vi guarda, quasi perplesso, è il momento giusto per ripartire assieme.
Per una serena e divertente passeggiata per entrambi, la fiducia reciproca e un rapporto basato sulla complicità dovrebbero essere gli obiettivi da raggiungere.
Sono molti i momenti e le occasioni che possiamo dedicare a rafforzare la complicità con il nostro cane: giocare, andare al mare, andare in montagna, correre lungo il fiume o il lago, fare lunghe passeggiate col cane libero, imparare alcuni tricks (giochi di apprendimento: il proprietario impara a insegnare, e il cane impara a imparare ad esempio dare la zampa ecc).
Fuori di casa e dal giardino, nel momento in cui afferriamo il guinzaglio, ci aspetta sempre un’avventura diversa. Il nostro cane sta bene con noi, siamo la sua ancora e guida. La passeggiata va vissuta con serenità e affiatamento. Diventerà una sana abitudine della quale non vorrete più fare a meno. Vedere il vostro cane soddisfatto e tranquillo SARA’ IL PREMIO PIU’ GRANDE!
Ricordiamo che affidarci a un educatore cinofilo preparato e certificato è sempre la migliore scelta per comprendere atteggiamenti che vi sembrano strani o che non capite. Affidarsi ad un professionista è la strada migliore per avere indicazioni chiare sulle metodologie di gestione del cane a guinzaglio e per conoscere sempre meglio chi è all' altro capo.
Dott.ssa Sara Gallo
Educatore Cinofilo - Istruttore Dog Dance
Presidente Borgo Cinofilo Mikamale ASD - Scuola di Educazione del Cane
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Web: www.borgocinofilo.it